Come scegliere un atomizzatore?

Per trattare grandi superfici agricole con fertilizzanti e pesticidi, gli agricoltori ricorrono agli atomizzatori, macchinari ormai divenuti indispensabili per garantire una corretta nutrizione delle piante e per limitare la diffusione di erbe infestanti, malattie e parassiti. I componenti principali di un atomizzatore sono il serbatoio, il sistema di applicazione, gli ugelli e il regolatore di pressione. Questa guida fornisce le informazioni chiave per aiutarvi a scegliere tra i numerosi modelli in commercio. Ricordiamo anche che, a seconda delle loro caratteristiche, gli atomizzatori vengono chiamati irroratrici, irroratori, polverizzatori e o nebulizzatori.

Atomizzatori: vedi i prodotti

Atomizzatore: quale scegliere?
Per scegliere l’atomizzatore più adatto alle proprie esigenze è necessario prendere in considerazione la coltura a cui è destinato, l’estensione dell’area di irrorazione, il tipo di sistema di applicazione e la capacità del serbatoio. Qui di seguito i punti principali che affrontiamo in questa guida:
- Atomizzatori e tipo di coltura
- Tecnologie di irrorazione
- Novità nel settore dell’irrorazione
Cosa c’è da sapere sugli atomizzatori in base al tipo di coltura agricola?
Il tipo di coltura che si desidera trattare determinerà in larga misura la scelta dell’atomizzatore.
- Per applicare prodotti fitosanitari alle colture arboree, è necessario ricorrere a un atomizzatore in grado di passare tra le file di alberi. L’atomizzatore per frutteti, o atomizzatore per arboricoltura, è il più adatto per questo tipo di operazioni. Questo tipo di atomizzatore può essere montato su un trattore o su un quadriciclo, a seconda dello spazio disponibile e della manovrabilità richiesta. Il trattore è l’opzione migliore per le colture di grandi dimensioni con interlinee larghe, mentre il quadriciclo è più adatto a interlinee di larghezza inferiore a 4 m. Si noti che, in quest’ultimo caso, è possibile utilizzare anche un irroratore a spalla, soprattutto se l’area da irrorare è relativamente piccola.
- Per l’irrorazione delle colture in campo è necessaria un’attrezzatura in grado di applicare dosi uniformi su ampie superfici. L’ideale è quindi utilizzare una barra irroratrice, o atomizzatore a bracci richiudibili. Questi atomizzatori possono avere fino a 18 ugelli di spruzzatura. La portata e la pressione massime variano a seconda del tipo di pompa. Le barre più comuni sono di 3,5 m, 6 m e 9 m di lunghezza.
Barra irroratrice – HUSTLER

Pompa irroratrice – MANTIS-ULV

Atomizzatore per frutteto – UNIA
Quali sono le varie tecnologie di irrorazione?
Uno dei principali obiettivi dell’applicazione dei pesticidi è la distribuzione uniforme del prodotto sul fogliame della coltura. Il sottodosaggio non garantisce una buona copertura o un controllo efficace dei parassiti. D’altra parte, l’applicazione di dosi superiori a quelle raccomandate aumenta il rischio di contaminazione delle falde acquifere.

Per una corretta applicazione del prodotto è essenziale scegliere la tecnologia appropriata per l’uso previsto:
- Gli atomizzatori idraulici sono dotati di un sistema di pompaggio che trasporta il prodotto tramite tubi flessibili dal serbatoio di stoccaggio agli ugelli. Il prodotto viene quindi spruzzato sulle foglie della pianta sotto forma di gocce con un diametro compreso tra 200 e 400 micron.
- Gli atomizzatori a basso volume (BV) polverizzano il prodotto in maniera che all’erogazione le particelle siano di dimensioni comprese tra 0,05 e 100 micron. A tal fine, il prodotto da irrorare viene iniettato in un flusso d’aria ad alta velocità, generato da una ventola, un soffiatore o un compressore. Nella maggior parte dei casi si tratta di una piccola pompa che inietta la soluzione agrochimica concentrata nel flusso d’aria. La velocità del flusso d’aria può superare i 300 km/h. Per ottenere una buona copertura, l’aria presente tra le foglie della pianta deve essere sostituita dal prodotto nebulizzato. Poiché le gocce di questo tipo di spruzzatore sono estremamente piccole, è possibile ottenere una buona copertura con meno prodotto.
Atomizzatore idraulico – TOSELLI

Atomizzatore a basso volume – NOBILI
Quali sono le ultime tendenze nel settore degli atomizzatori?
Oggi il mondo si trova ad affrontare gli effetti devastanti del cambiamento climatico e anche alle aziende del settore agricolo viene chiesto di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente.

Per rispondere a queste esigenze si ricorre sempre più spesso all’irrorazione area, effettuata con l’ausilio di droni, e all’irrorazione mirata.
- I droni utilizzati per l’irrorazione agricola sono molto più leggeri di un trattore e persino di un quadriciclo, il che significa che consumano molta meno energia di questi veicoli. Inoltre, consentono di applicare i prodotti fitosanitari con grande precisione su qualsiasi tipo di terreno. L’uso dei droni agricoli evita anche il rischio di manovre pericolose con i veicoli terrestri, rischio che è tanto più presente quanto più il terreno da irrorare è sconnesso. I modelli più comunemente usati sono facili da usare, soprattutto grazie alle funzioni di velocità fissa e di stabilizzazione dell’altitudine.
- L’irrorazione mirata consente di ridurre significativamente l’uso di erbicidi nelle piantagioni e nei terreni incolti, nonché di effettuare applicazioni sia notturne che diurne. Quando rileva la presenza di erbe infestanti, il drone applica il prodotto in maniera mirata su ogni singola pianta. Oltre ai vantaggi per l’ambiente, l’irrorazione mirata contribuisce ad aumentare la redditività dell’azienda agricola, in quanto spruzza l’erbicida solo dove è necessario, riducendo così la quantità di prodotto applicato.
Drone agricolo

Irrorazione mirata